Trattandosi di operazione non frequente, merita soffermarsi su alcuni passaggi «chiave» non sempre immediati
Con cadenza triennale, gli intermediari abilitati ad Entratel (es. dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro, ecc.) devono provvedere alla “rigenerazione” del proprio “ambiente di sicurezza”. Per tale, s’intendono le credenziali di cui ogni utente deve essere dotato per garantire l’identità di colui che effettua una determinata operazione, l’integrità dei trasmessi e la loro riservatezza.
L’ambiente di sicurezza scade ogni tre anni, computati dal giorno in cui è stata ottenuta l’abilitazione o effettuato il precedente rinnovo. Ad esempio, il dottore commercialista che abbia ottenuto l’abilitazione o effettuato il precedente rinnovo in data 28 novembre 2011 alle 15:11, vedrà il proprio ambiente scadere il 28 novembre 2014 alle 15:11. Una volta che l’ambiente è scaduto, occorre procedere alla sua “rigenerazione”.
In ogni caso, anche se non scaduto, l’ambiente di sicurezza va nuovamente generato se:
- è stato conservato o si è danneggiato il supporto di memorizzazione (tipicamente, la chiavetta USB) sul quale, all’atto del precedente rinnovo, sono state salvate le chiavi private di cifratura;
- è stata dimenticata la password di protezione.
- è stato conservato o si è danneggiato il supporto di memorizzazione (tipicamente, la chiavetta USB) sul quale, all’atto del precedente rinnovo, sono state salvate le chiavi private di cifratura;
- è stata dimenticata la password di protezione.
Pur trattandosi di una procedura non complessa e per lo più automatica, è bene riepilogarne i passaggi essenziali, che possono non apparire immediati trattandosi di operazione compiuta sporadicamente.
In sintesi, il rinnovo dell’ambiente di sicurezza si compone delle seguenti fasi:
- revoca del precedente ambiente, anche se già scaduto;
- generazione del nuovo ambiente.
In sintesi, il rinnovo dell’ambiente di sicurezza si compone delle seguenti fasi:
- revoca del precedente ambiente, anche se già scaduto;
- generazione del nuovo ambiente.
Relativamente al primo punto, occorre accedere alla propria area riservata di Entratel tramite l’indirizzo http://telematici.agenziaentrate.gov.it con le consuete credenziali e selezionare la funzione “Ripristina ambiente” all’interno della sezione “Profilo utente”.
Si apre così una videata nella quale inserire:
- il numero della busta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate al momento dell’ottenuta abilitazione;
- il di revoca (se non lo si ricorda, è reperibile sul documento di “memoria” fornito dall’applicazione Entratel in occasione della precedente generazione dell’ambiente e che, auspicabilmente, l’intermediario dovrebbe aver stampato o salvato in locale, in formato pdf, sul proprio pc).
Si apre così una videata nella quale inserire:
- il numero della busta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate al momento dell’ottenuta abilitazione;
- il di revoca (se non lo si ricorda, è reperibile sul documento di “memoria” fornito dall’applicazione Entratel in occasione della precedente generazione dell’ambiente e che, auspicabilmente, l’intermediario dovrebbe aver stampato o salvato in locale, in formato pdf, sul proprio pc).
Revocato così il precedente ambiente, occorre generare quello nuovo, impostando preliminarmente l’unità del pc corrispondente al supporto di memorizzazione (es. chiavetta USB) sul quale sarà salvato l’ambiente di sicurezza. A tal fine, occorre inserire il supporto nel pc e verificare, in Gestione risorse, l’unità corrispondente al supporto medesimo (supponiamo si tratti dell’unità E:). In tale unità, occorre creare la cartellina “chiaveprivata” (senza spazi), all’interno della quale sarà salvato l’ambiente di sicurezza. A questo punto, nell’applicazione Entratel, occorre selezionare il “Operazioni - Opzioni - Sistema” e, nella videata che appare successivamente, dopo aver cliccato su “chiave privata”, impostare manualmente l’indirizzo in cui sarà salvato l’ambiente di sicurezza (nel nostro caso, E:\chiaveprivata).
Conclusa quest’operazione, nell’applicazione Entratel bisogna selezionare il “Sicurezza”, opzionando “Imposta ambiente”, e seguire le varie fasi automatiche via via proposte. Il messaggio di allerta che compare in questo momento (“L’ambiente di sicurezza è già stato generato”) fa riferimento alla precedente creazione dell’ambiente e va dunque ignorato, procedendo secondo quanto indicato dall’applicazione.
A un certo punto, sono richiesti il Pincode (si tratta del codice ricavabile dalla sezione 3 della busta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate al momento dell’abilitazione) e il progressivo sede (rilevabile dalla documentazione ricevuta nella fase di abilitazione presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate; per le sedi principali e per gli utenti che operano da una sola sede, occorre indicare “”).
A un certo punto, sono richiesti il Pincode (si tratta del codice ricavabile dalla sezione 3 della busta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate al momento dell’abilitazione) e il progressivo sede (rilevabile dalla documentazione ricevuta nella fase di abilitazione presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate; per le sedi principali e per gli utenti che operano da una sola sede, occorre indicare “”).
Terminata la generazione dell’ambiente di sicurezza con l’importazione dei certificati (svolta in automatico dall’applicazione Entratel), è possibile copiarlo su un secondo supporto di memorizzazione (es. chiavetta USB). Tale fase, per quanto non obbligatoria, è vivamente consigliata nell’ipotesi in cui dovesse andare perso o danneggiarsi il primo supporto, al fine di non dover nuovamente generare l’ambiente di sicurezza.
La visualizzazione dei certificati importati, che attesta la corretta rigenerazione dell’ambiente, è possibile accedendo a “Sicurezza - Visualizza certificati utente” sempre all’interno dell’applicazione Entratel. Quale ulteriore prova della corretta rigenerazione dell’ambiente di sicurezza, è possibile accedere all’area riservata di Entratel tramite l’indirizzo http://telematici.agenziaentrate.gov.it, sezione “La mia scrivania”, ove viene evidenziato il periodo di validità del nuovo ambiente di sicurezza.
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